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Indecisione cronica: non scegliere è già una scelta

Non riesci a decidere?
Hai difficoltà a prendere decisioni?
Ti ritrovi a rimuginare per giorni e chiedere alle persone intorno a te la loro opinione prima di provare a prendere una decisione?

Potresti soffrire di indecisione cronica.

3 i fattori importanti che contribuiscono all’indecisione cronica:
1 perfezionismo
2 difficoltà con l’incertezza
3 paura del rimpianto

Cos’è l’indecisione cronica?

L’indecisione cronica è l’abitudine di evitare una decisione, a volte agonizzante e ansiosa, a volte inconscia. Può accadere costantemente con piccole scelte (film da guardare? marca di shampoo?) così come grandi cambiamenti (è la persona giusta per me? compro questa casa?).

Il fatto è che… non decidere è una decisione.
Voglio che ti chieda: cosa ti stai potenzialmente perdendo nella tua vita continuando questo schema?

Le persone con indecisione cronica si concentrano sui dubbi derivati da ogni decisione da prendere. Spesso possono rimanere bloccati, procrastinare, dimenticare o evitare di prendere quella decisione perché le conseguenze potrebbero essere terribili o produrre rimpianti.

Chi soffre di indecisione cronica ha aree sensibili e modelli individuali per evitare le decisioni così da rimanere bloccata.
Vediamo i più comuni:

  • Procrastinare: sai cosa devi fare ma non sei in grado di farlo; così posticiparlo è simile a rifiutarsi di fare una scelta
  • L’evasione attiva: (o fare lo struzzo) stai evitando e fingendo che non ci sia alcuna decisione che devi prendere
  • Scordare convenientemente: è un modo per evitare la scelta appena al di fuori dalla consapevolezza. Può sembrare accidentale, fino a quando non emerge uno schema.
  • Decidere con clausola: sono scelte reversibili e modificabili che rendono ogni decisione provvisoria, consentendo infinite possibilità senza fare una scelta definitiva.

Da cosa deriva l’indecisione cronica?

Ecco alcuni dei problemi più comuni:

  • Evitare potenziali rischi – Il tentativo di evitare potenziali rischi è legato all’ansia. Solitamente ogni decisione in questo caso viene anticipata da frasi come: “faccio un tentativo e vediamo come va”, o “ci provo e vedo come mi sento al momento”.
    Si possono rivedere costantemente le decisioni,  con ogni probabilità si tiene un piano di fuga per qualsiasi imprevisto,
  • Evitare la scelta sbagliata – Un secondo tipo è incentrato sull’evitare di fare la scelta sbagliata, potresti immaginare di avere grandi rimpianti o di essere intrappolato in una situazione insostenibile da cui non c’è scampo.
  • Paralisi per analisi – Alcune forme sono meno guidate dall’ansia perché fare la scelta migliore significa decidere tra più alternative. In questo caso si continua a cambiare idea sulla scelta da fare e ci si immerge in infinite ricerche su Internet, raccogliere opinioni degli altri e creare inutili elenchi di pro e contro. Questo è legato al perfezionismo.
  • Fare la scelta giusta – In questo caso si è alla ricerca del “wow”. Hai un’idea di ciò che vuoi, o che lo saprai quando lo vedrai, sei alla ricerca di quella convinzione di essere sicuro della tua scelta (che non arriva mai). Ciò è spesso correlato  all’incertezza oppure può essere guidato dall’ambivalenza, dove tutte le scelte sembrano ugualmente attraenti o ugualmente poco attraenti e non sembra esserci un modo “razionale” di scegliere.
  • Paura di perdere – Un altro tipo deriva dalla paura di perdere, in questo caso si vuole seguire tutte le opportunità, mantenere aperte tutte le opzioni. Eliminare tutte le alternative lasciandone solo una genera ansia.
    In questo caso il tuo approccio non è il “voler qualcosa” che ti spaventa, ma il “volere tutto”, ed è impossibile.
  • Indecisione “giustificata” – Infine, vi sono alcune persone che si sentono giustificate nel continuare a fare le loro ricerche e ritardare le loro decisioni. Possono vedersi adeguatamente cauti, e possono anche vedere altri che prendono decisioni facilmente come troppo impulsivi o disinvolti. Considerano il loro schema una virtù, non importa quanto tempo ci voglia, e sono disposti a soffrire le frustrazioni degli altri e gli effetti negativi del loro comportamento.

Ti sei riconosciuto in uno o più schemi?
Sai che potresti essere così preoccupato immaginando le possibili conseguenze negative di fare la scelta sbagliata che trascuri le perdite reali della NON scelta?


Quali?

-la  perdita di opportunità
-perdita di preziosismo tempo
-generare un’insana autocritica
-rimanere bloccato in circostanze insoddisfacenti
-deludere te stesso
-innescare discussioni con le persone a te vicine

Spesso l’indeciso cronico viene frainteso dalle persone che lo circondando etichettandolo come egoista, sconsiderato, testardo, inaffidabile o immaturo.

Tieni presente che è piuttosto comune evitare di prendere decisioni, grandi o piccole, in vari momenti della nostra vita, a volte anche rimanere bloccati in determinati punti, ma non costituisce una vera indecisione cronica se è saltuario e transitorio. Questo perché la maggior parte delle persone riesce ad andare avanti con le loro vite.
Al contrario, essere cronicamente indecisi è una tendenza duratura, ma non è un tratto della personalità, è un problema comportamentale che può essere cambiato.

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