Apparentemente banale, teoricamente un semplice saluto che non siamo abituati a dire.
Perché l’addio è qualcosa di definitivo. Una parola che una volta detta delinea un confine da cui non possiamo tornare più indietro, e non a livello pratico, ma un confine invalicabile dentro di noi.
Addio significa andare via, significa allontanarsi, significa dimenticare.
Ed è quello che più ci fa male, quando amiamo qualcuno, anche se ci ha profondamente ferito, l’idea di arrivare a dimenticarlo la troviamo inimmaginabile.
Innanzitutto dobbiamo partire dal fatto che un addio ferisce profondamente la nostra anima.
È una ferita con la quale dovremo fare i conti e che rimarrà lì a ricordarci i sentimenti e le emozioni legate a quella persona.
Ed è giusto così
Perché se è tanto difficoltoso dire addio a qualcuno vuol dire che abbiamo provato un sentimento profondo, che con quella persona abbiamo condiviso momenti e una parte della nostra vita.
Ma se siamo arrivati solo al punto di pensare ad un addio vuole anche dire che la relazione non ci sta portando serenità o addirittura ci sta facendo male.
Abbiamo la parvenza che se non diciamo quell’addio ma un semplice arrivederci lasceremo una piccola finestra aperta su quella relazione senza renderci conto che da quella finestra l’unica cosa che entreranno saranno malinconia e sofferenza, aspettative che si trasformeranno in delusioni.
In molti hanno un addio che non hanno mai detto, o meglio, lo hanno detto alla persona, sono stati “bravi” allontanandosi fisicamente lottando contro una parte di loro mantenendo quella posizione. Ma quell’addio dentro di loro non è mai stato definito, perché il dolore e la fatica erano troppo da affrontare con il loro io interiore, perché avevano bisogno di mantenere una piccola speranza, perché a volte si sentivano in colpa soprattutto nei loro confronti.
Diffidate da chi semplifica o minimizza questo processo.
È necessario attraversarlo quell’addio, con tutti noi stessi, corpo e anima. Affrontare quelle paure di solitudine, di perdita e di sconfitta che ci pietrificano raggelandoci.
È faticoso e doloroso, ma non impossibile, bisogna imparare a lasciare andare.
E una volta superato si ha la percezione di tornare a respirare, si ha una piacevole sensazione di leggerezza e ci si ritroverà pronti ad accogliere qualcun altro nel nostro cuore.
Quello è l’obbiettivo a cui dobbiamo puntare:
scioglierci da una relazione che è paragonabile a delle strette catene per tornare ad essere liberi. Perché se siamo arrivati a pensarlo quell’addio vuol dire che quelle catene ci sono.
Come affrontarlo?
Prendetevi tempo e dialogate onestamente con voi stessi.
1 Carissima/o me è arrivato il momento
L’addio deve essere sincero, non dettato dalla rabbia ma una inevitabile, evidente e ultima risoluzione.
2 Non merito di soffrire
Ditevelo ad alta voce, guardandovi allo specchio, ripetetelo più e più volte. Nessuno di noi merita di soffrire, soprattutto all’interno di una relazione che dovrebbe essere crescita reciproca.
3 Io ho dato e ne sono felice
“Dopo tutto quello che ho fatto…dopo quanto ho amato…non è giusto”.
Cambiate il punto di vista: avete amato, avete accolto, avete fatto progetti in cui ci avete messo tutti voi stessi. Lo avete fatto perché volevate farlo, perché avete creduto in quella relazione. Ed è questo che è importante in una relazione: amare e “fare” in rispetto soprattutto del nostro modo di amare e del nostro essere. Siate soddisfatti di essere persone in grado di amare profondamente mettendosi in gioco, non avete nulla da rimproveravi, niente più da tentare. Nessuna ingiustizia si è abbattuta su di voi, semplicemente l’altra persona non è quella giusta per voi o un po’ più articolatamente sono emersi lati della sua personalità dannosi per voi.
4 Trasformo l’illusione in un dato di fatto
“Poteva andare diversamente se solo…”
Abbandonate qualsiasi ipotesi fantasiosa su una via alternativa. Le relazioni si costruiscono in 2, non possiamo sognare un’evoluzione di essa, aggrapparci a questa con tutte le nostre forze e rimanerne delusi se l’altro non arriva a ciò che abbiamo ipotizzato per un futuro insieme.
“Avrebbe potuto essere, avrebbe potuto fare, avrebbe potuto dire” Certo…ma non è successo! Potreste fare un elenco lunghissimo perché se siete arrivati all’addio non è successo più e più volte.
Dopo avere avuto questo lungo e intenso dialogo potrete passare all’atto vero e proprio con un po’ più di consapevolezza e soprattutto farvi accompagnare in questo percorso da qualcuno.
Non è necessario affrontarlo da soli
“Io penso che la vita non sia altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio.”
Dal film Vita di Pi