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Chi ha sempre ragione?

  1. Io
  2. Non è una mia priorità

A questo punto potresti essere nella categoria di chi ha bisogno di avere sempre ragione o nella categoria di chi deve confrontarsi con la prima categoria.

In quale delle 2 pensi di essere?

Se sei tra quelli che devono confrontarsi con qualcuno che deve avere sempre ragione, beh, sappi che ti sta fornendo una delle tue più grandi sfide interpersonali.
Imparando ad affrontarli, la tua intelligenza emotiva e la tua realizzazione possono crescere e approfondirsi.

Ma che tu sia nel primo o nel secondo gruppo, la primissima riflessione su cui ti chiedo di soffermarti è:

La necessità di avere ragione cela una profonda insicurezza!

Il forte bisogno di avere ragione non è solo una tattica per impressionare gli altri dimostrando la presunta conoscenza, intelligenza o esperienza, ma è una strategia per convalidare se stessi; perchè hanno un bisogno profondo di convincersi del loro valore.
Questo tentativo di imporsi sugli altri altro non è che la sensazione di fragilità del ““, che con tutte le sue forze scalpita per mantenere una percezione di come qualcuno di forte e, a volte, straordinario.
Tali individui adottano un linguaggio arrogante in cui chiudono tutte le vie di fuga in modo che l’unica opinione valida sia la loro, spesso sminuendo l’opinione dell’altro; inoltre, a volte, adottano anche un linguaggio del corpo dominante, attraverso il quale proiettano un’immagine di sicurezza e superiorità.

Perchè tutto ciò?

Rispondere in modo conciso è impossibile, l’argomento è piuttosto vasto, ma cerchiamo di sintetizzare.

Il bisogno di aver ragione si basa principalmente sulla paura, sull’incertezza e sul desiderio di sentirsi connessi agli altri (anche in modo non sano):

  1. Ansia di abbandono. Il bisogno di avere ragione può essere sintomo dell’ansia di abbandono.
    Si tratta di un’ansia inconscia molto comune, ossia temere che le persone vicine se ne vadano.
    Chi ne soffre è spesso eccessivamente sensibile alle critiche, tende a prendere le distanze per evitare il rifiuto e cerca di compiacere gli altri. Avere ragione, per loro, significa essere allineati con il “giusto” modo di pensare all’interno di un particolare gruppo sociale.
  2. Paura di fallire. Ansia che deriva dal rapporto genitoriale o di chi ne faceva le veci.
    Più i genitori (o chi per loro) hanno mostrato una reazione negativa a ciò che percepivano come fallimento del loro bambino, più il bambino avrebbe temuto le conseguenze di un eventuale sbaglio. Ed ecco che da adulti si cercherà in tutti i modi di aver ragione per evitare quelle circostanze.
  3. Evitare delusioni. Attuando una strategia inconscia di controllo, assolutamente illusoria.
    Avere ragione significa che gli eventi vanno secondo i piani, in linea con le nostre aspettative. Anche se l’inaspettato può portare a belle sorprese, tendiamo comunque ad optare per l’atteso, il calcolato. Ecco perchè a volte scegliamo come agire in base alle nostre aspettative.
  4. Intelligenza emotiva bassa. In questo caso si parla di persone che non hanno la consapevolezza interpersonale necessaria per moderare i propri impulsi di controllo eccessivo rivelandosi anche dei cattivi ascoltatori. Questo perché sono così desiderosi di far capire il loro punto di vista che non riescono ad ascoltare gli altri e, quindi, tendono a mettere fretta alle persone attraverso le spiegazioni.

Ora, attenzione, abbiamo sintetizzato le motivazioni per averne consapevolezza, non per giustificare chi intorno a te attua questo comportamento o per intervenire.
Non spetta a te risolvere i loro problemi.
Se questo tipo di comportamento ti infastidisce o addirittura ti provoca rabbia e frustrazione, la primissima domanda che devi porti è: perché?
Perchè con molta probabilità sta andando a toccare qualche corda sensibile.
E sarebbe opportuno lavorarci.

Dopo e solo dopo puoi impegnarti in queste strategie:

  • 1 Non sforzarti troppo di diagnosticare il disturbo di personalità della persona. Potresti credere che sia un comportamento esclusivo dei narcisisti, e invece non è così.
    Inoltre, come ti ho spiegato sopra, non spetta a te farlo.
  • 2 Riconoscere che il comportamento dell’altro deriva da una profonda insicurezza e da una bassa intelligenza emotiva.
  • 3. Non agitarti! E’ certamente irritante dover difendere i propri punti di vista e le proprie preferenze di fronte alla continua opposizione, ma nella maggior parte dei casi è solo una perdita di tempo. Lascia che l’altro si crogioli nella sua illusione
  • 4. Guardati allo specchio prima di concludere che l’altra persona è in errore. Le persone che cercano costantemente di dimostrare che hanno ragione e che tu hai torto ti faranno naturalmente sentire sulla difensiva. Tuttavia, è possibile che ci sia un germe di verità in ciò che stai ascoltando, quindi cerca di decidere se (forse) sei tu quello che deve cambiare prospettiva.
    Senza colpevolizzarti!
  • 5.Mantieni aperte le linee di comunicazione. Promuovo l’allontanamento da questo tipo di persone, soprattutto se negano di cadere in questo comportamento. E’ un’assolta perdita di tempo e di energie. Tuttavia, potresti non avere scelta. Cerca di trovare un terreno comune con queste persone.
    Rimani aperto senza più condividere.

Se invece reputi di far parte proprio del gruppo di chi ha necessità di avere sempre ragione, sappi che non è facile liberarti da questo meccanismo, un primo passo potrebbe essere abbracciare gli errori che alimentano la crescita personale.
Ma consiglio spassionatamente un consulto con un terapeuta.

In linea di massima:

  • Fai domande. Quando parli di un argomento con qualcun altro, cerca di fare più domande di quante ne faresti. L’obiettivo non è quello di arrivare alla risposta desiderata. Usa domande a risposta aperta per consentire al tuo interlocutore di condividere candidamente il suo punto di vista. Ogni volta che un’affermazione sembra illogica, non saltare alle conclusioni; invece, continua a fare altre domande.
  • Esplora punti di vista alternativi. Impara a conoscere gli argomenti al di fuori del tuo metro di mondo! Leggi contenuti di autori che non sono d’accordo con il tuo punto di vista, parla con amici che sembrano non essere d’accordo con te. Fai uno sforzo onesto per cercare di capire i punti di vista opposti. Ciò non significa che devi cambiare il tuo punto di vista, ma darti la possibilità di essere aperto. (Pensiero critico)
  • Usa il metodo scientifico e concediti il permesso di fallire come uno scienziato. Abbraccia la natura sperimentale della vita, ricorda che tutto è un esperimento, ogni fallimento un’opportunità di apprendimento.
  • Le risposte sono molteplici. Spesso c’è più di una soluzione a un problema. Credere in questo ti permette di prendere in considerazione altri approcci e opinioni.

E poi c’è il terzo gruppo!

Quelle persone ad un livello di crescita personale avanzato, consapevoli della loro forza, non hanno bisogno di dimostrare nulla a nessuno, nemmeno a se stessi. Quel livello di conoscenza di sé ti dona una prospettiva e ti offre la giusta distanza psicologica per discernere quali battaglie vale la pena combattere e quali è meglio lasciar andare.
Ma a chiederti anche quanto sei interessato a dare la tua opinione e quale valore potrebbe portare a te, nei casi più estremi, potresti persino chiederti quanto sei interessato a mantenere una relazione con quella determinata persona.

Quando si raggiunge la maturità emotiva, ci si rende conto che avere pace è più importante che avere ragione. Tale maturità conferisce anche la saggezza di accettare che non possiamo sempre cambiare le persone, perchè è necessario che ognuno segua la propria strada e riesca ad imparare dai propri errori, o che almeno ci provi.

E non scordiamo un passaggio molto rilevante:
non ancorarsi al voler avere sempre ragione ci permette di crescere e migliorare!

All’uomo irrazionale interessa solamente avere ragione. All’uomo razionale interessa imparare.

Karl Popper

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