Coaching

Autocompassione

Sono assolutamente convinta che il rapporto che abbiamo con noi stessi formi profondamente le nostre esperienze quotidiane.

Per questo in un articolo precedente ho parlato dell’importanza del Self Love allegando un semplice esercizio per poterlo allenare adeguatamente.
In un altro articolo ho parlato dell’importanza anche dello Skin Care, dando qualche suggerimento.

Entrambi fanno parte del più generico Self Care, e in questo articolo voglio porre l’accento su una parte fondamentale del Self Care: l’autocompassione.

Cos’è esattamente l’autocompassione?

Implica rispondere verso te stesso con lo stesso supporto e la stessa comprensione che useresti per una persona a te cara.
Quindi quando TU hai un momento difficile, fallisci o noti qualcosa che non ti piace di te.

In che modo provi compassione per gli altri?

1- per avere compassione degli altri devi notare che stanno soffrendo.
2- la compassione implica sentirsi commossi dalla sofferenza degli altri in modo che il tuo cuore risponda al loro dolore (la parola compassione significa letteralmente “soffrire con”).
Quando ciò accade, senti calore, attenzione e il desiderio di aiutare in qualche modo la persona che soffre.

Avere compassione significa anche offrire comprensione e gentilezza agli altri quando falliscono o commettono errori, piuttosto che giudicarli duramente.
Infine, quando provi compassione per un altro (piuttosto che semplice pietà), significa che ti rendi conto che la sofferenza, il fallimento e l’imperfezione fanno parte dell’esperienza umana condivisa.

Quindi: perché non per te?

Invece di ignorare semplicemente il tuo dolore o la tua difficoltà autocriticandoti, prova a  fermarti un secondo domandandoti come puoi confortarti e prenderti cura di te stesso in quel momento.
Invece di giudicare e criticare spietatamente te stesso per varie inadeguatezze o carenze, prova ad essere gentile e comprensivo di fronte ai fallimenti personali, dopo tutto… chi ha mai detto che devi essere perfetto?


Le cose non andranno sempre come vorresti.
Incontrerai frustrazioni, si verificheranno perdite, commetterai errori, ti imbatterai nei tuoi limiti, non riuscirai a raggiungere i tuoi obbiettivi.
Il concetto più importante dell’autocompassione è: comprendere e accettare la tua umanità.
Più aprirai il cuore a questa realtà invece di combatterla costantemente, più sarai in grado di provare compassione per te stesso.

Personalmente valuto l’autocompassione composta da 3 elementi fondamentali:

1. Gentilezza di sé

 L’autocompassione implica essere affettuosi e comprensivi verso noi stessi.
Le persone autocompassionevoli riconoscono che essere imperfetti, fallire e che affrontare le difficoltà della vita è inevitabile, quindi tendono ad essere gentili con se stessi di fronte a esperienze dolorose piuttosto che arrabbiarsi quando non si raggiungono gli obbiettivi prefissati, soprattutto se non dipendono dalla loro volontà.
Le persone non possono sempre essere o ottenere esattamente ciò che vogliono.
Quando questa realtà viene negata o combattuta, la sofferenza aumenta sotto forma di stress, frustrazione e autocritica. Quando questa realtà invece viene accettata con  gentilezza, si sperimenta una maggiore serenità emotiva.

 2. Umanità

 La frustrazione per non avere le cose esattamente come vogliamo è spesso accompagnata da un’ irrazionale ma pervasivo senso di isolamento – come se “tu” fossi l’unica persona che soffre o commette errori.  
Tutti gli esseri umani soffrono, la stessa definizione di essere “umano” significa che uno è mortale, vulnerabile e imperfetto.
Pertanto, l’autocompassione implica il riconoscimento che la sofferenza e l’inadeguatezza personale fanno parte dell’esperienza umana condivisa, qualcosa che tutti noi attraversiamo piuttosto che essere qualcosa che accade solo a “te”.

 3. Consapevolezza

L’auto-compassione richiede anche un approccio equilibrato alle nostre emozioni negative in modo che i sentimenti non siano né soppressi né esagerati.
Quindi la capacità di mettere in relazione le esperienze personali con quelle degli altri che stanno soffrendo, mettendo così la nostra situazione in una prospettiva più ampia.
La consapevolezza è uno stato mentale non giudicante e ricettivo in cui si osservano pensieri e sentimenti così come sono, senza cercare di sopprimerli o negarli.
Non possiamo ignorare il nostro dolore e provare compassione per esso allo stesso tempo.

 Per poterla allenare e integrarla automaticamente nel tuo Essere è necessario prima attivarti ad avere una solida cura di sé più ampia.

 Ho sviluppato un esercizio pratico diviso in 4 aeree:

Scarica il .pdf , se vuoi stampalo, comincia a pianificare e praticare le azioni elencate.
Più riuscirai a prenderti cura di te, fare cose gentili e premurose per te stesso, più ti sentirai bene e proiettato ad essere gentile e compassionevole.

Mi raccomando: non lasciarti trasportare dal solito alibi del “non ho tempo per me”, impegnati e scoprirai che di “quel tempo” non potrai più farne a meno!

Ricorda: se non ci accettiamo per quello che siamo, siamo vincolati a una vita di sofferenza.

Ti invito alla visione di questo video:

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