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Perfezionismo, cos’è e come smorzarlo

  • Hai aspettative irrealisticamente alte?
  • Ti aspetti la perfezione da te stesso e dagli altri?
  • Sei spesso deluso dal fatto che le cose non vadano come previsto?
  • Sei eccezionalmente duro con te stesso?
  • Ti senti come se, indipendentemente da ciò che fai, non fosse mai abbastanza buono?

Se hai risposto affermativamente a queste domande con molta probabilità sei un perfezionista.

Cos’è il perfezionismo?

Il perfezionismo è l’incessante ricerca di essere impeccabili nel tentativo di dimostrare il nostro valore ed evitare critiche, inoltre aggiunge stress e pressione inutili alle nostre vite già impegnative.

Quando ti sforzi per la perfezione piuttosto che per l’eccellenza, non sarai mai soddisfatto.
Ti sentirai sempre carente perché ti stai confrontando con uno standard impossibile.
Ti sentirai imperfetto e inadeguato, quindi cerchi di dimostrare il tuo valore attraverso i risultati, chiedendo sempre di più a te stesso per sentirti degno.
Inevitabilmente finisci per compromettere la tua salute fisica e mentale attraverso un’eccessiva autocritica, il superlavoro e abbandonando il self care.

Purtroppo il pensiero perfezionista guida il comportamento perfezionista, controllante e inflessibile. Si basa su distorsioni cognitive e convinzioni imprecise, come “Non sono abbastanza e l’unico modo per essere abbastanza è realizzare di più ed essere perfetto”.
Di norma i perfezionisti stabiliscono standard incredibilmente elevati per se stessi (e per gli altri), il che porta a frustrazione, delusione ed esaurimento.

Potrai lottare e affannarti senza sosta, ma non sarà mai abbastanza perché non potrai mai soddisfare le tue aspettative irrealistiche. I perfezionisti tendono a vedere le cose come bianche o nere; definiscono se stessi e le loro azioni come assoluti. Ad esempio, “Sono un successo o un fallimento”; non c’è via di mezzo per un perfezionista. Chiaramente, nessuno vuole essere l’etichetta negativa che stai assegnando a te stesso (fallimento, perdente, grasso, stupido, pigro), quindi l’unica alternativa, secondo questo modo di pensare, è imporre più pressione e richieste più elevate e diventare intollerante agli errori, alle imperfezioni o all’essere qualcosa di meno del top performer.

L’alternativa è abbracciare la tua umanità, le tue imperfezioni e fallimenti,  scegliere di essere una  versione più felici e più sana di te stesso.

Naturalmente, una volta che hai deciso di mettere da parte il tuo perfezionismo, non sarà un’impresa facile attuarlo. Il tuo pensiero perfezionista è probabilmente ben radicato.

Partiamo con 4 consigli pratici sul cambiamento di atteggiamento

1) Imposta aspettative più realistiche.

Come perfezionista fisserai standard ridicolmente elevati e aspettative irrealistiche per te stesso e per gli altri. E poiché queste aspettative sono impossibili da soddisfare, sarai costantemente deluso e frustrato.
So che l’idea di abbassare le tue aspettative è difficile da accettare, ma porta a una maggiore felicità e a relazioni più soddisfacenti. Quindi, se sei continuamente deluso e arrabbiato con te stesso o con gli altri, è un’opportunità per rivalutare e stabilire aspettative realistiche,  fai un tentativo.

2) Invece di criticare te stesso, pratica l’auto-compassione.

I perfezionisti sono notoriamente intolleranti ai difetti e alle carenze, quindi tendono ad essere molto duri con se stessi. Ma l’autocritica è sia immeritata che inutile. Tutti commettiamo errori e a volte ci sentiamo inadeguati. Cerca di portare l’autocompassione (ho approfondito questo argomento in un mio post precedente) nella tua quotidianità

3)Invece di concentrarti sul risultato, goditi il processo.

I perfezionisti misurano il successo e l’autostima in base ai loro risultati, ma quando poni così tanta enfasi sul risultato perdi la gioia del processo. Prova a fare le cose per l’esperienza che ti stanno offrendo, per divertimento o perché hai sempre voluto provarle, non perché sei bravo a farle o per compiacere gli altri. Concentrarsi sul processo toglie la pressione dai risultati, non si tratta solo di vincere, ottenere una promozione o essere lodati.
Alcune cose valgono la pena di essere fatte, anche se il risultato è imperfetto.

4)Invece di cercare di piacere a tutti, sii fedele a te stesso.

Quando ti concentri sul compiacere gli altri, ti disconnetti dal tuo sé autentico. Ciò significa che i bisogni e i desideri di tutti gli altri vengono prima di tutto e tu riduci al minimo i tuoi bisogni, desideri e valori. Forse sei diventato un avvocato per rendere felici i tuoi genitori o hai invitato tua suocera a vivere con te perché è quello che voleva tuo marito. Piacere alle persone non è solo faticoso e irrealistico, non è onesto verso di te. Quindi, potresti rendere felici gli altri, ma la loro approvazione non può colmare i tuoi dubbi e i tuoi vuoti.

Ho preparato una lista con 30 affermazioni per poter ammorbidire il tuo pensiero perfezionista.


Scarica il pdf, comincia con sceglierne 5, scrivile su un quadernino o su di un foglio, rileggile tutte le mattine e cerca di fare tuo quel pensiero.
Quando ti accorgerai di essere riuscito ad entrare in sintonia con quella specifica affermazione scegline un’altra. Così via finché non sarai riuscito con tutte, apportando così un vero cambiamento al tuo mindset.
Tuttavia, nulla funziona per tutti ed è importante ricordare che le affermazioni da sole non costruiranno l’autostima o cureranno il perfezionismo, ma possono essere un buon punto di partenza.

Superare il perfezionismo significa scegliere di accettare te stesso e goderti la vita nonostante le sue imperfezioni.
Perché non dimenticare che essere un perfezionista significa essere in costate guerra con te stesso.

Quando nessuno intorno a te sembra all’altezza, è il momento di controllare il metro.

Bill Lemley

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